Aosta

città dominata dalle montagne

indicazioni stradali

Breve nozione di storia

Lo sapevate che...

Luoghi da visitare

Piazza Chanoux

La piazza centrale della città si caratterizza per la sua forma rettangolare.

In passato, ospitava il complesso monastico di San Francesco, composto da una chiesa, un campanile e un chiostro, il quale fu successivamente demolito nel 1835.

Al giorno d’oggi, la facciata neoclassica del municipio domina la piazza, con due fontane a rappresentare i fiumi di Aosta (la Dora Baltea e la Buthier).

Accanto al municipio, si trova l’historique Hôtel des États, sede dell’Assemblea degli Stati Generali e del Conseil des Commis, l’assemblea legislativa locale.

Attualmente, il palazzo ospita mostre temporanee.

Un’altro edificio degno di nota è l’Hôtel de la Couronne et de la Poste, che un tempo era uno dei più lussuosi hotel ed è situato nella parte occidentale del lato sud.

Anche lo scrittore Xavier de Maistre dimorava in una casa che si affacciava sul lato sud.

La Cattedrale di Santa Maria Assunta

La Cattedrale di Aosta, in Italia, trae le sue origini dalla diffusione del cristianesimo nella Valle d’Aosta. La presenza di una chiesa già nel IV secolo, rinvenuta durante gli scavi archeologici, testimonia l’antichità della struttura. Molteplici interventi successivi hanno causato la perdita di gran parte della basilica romanica originale, ma la cattedrale custodisce ancora numerosi tesori artistici e religiosi. 

Tra questi, un importante ciclo di affreschi del XI secolo, simbolo di rara bellezza, venne scoperto solo nel 1979 sul soffitto. Inoltre, il crocifisso in legno del 1397, i vetri colorati preziosi risalenti al XV e XVI secolo e i pregevoli mosaici del XII e XIV secolo rappresentano ulteriori testimonianze del patrimonio storico-culturale della cattedrale. 

Per la visita dell’affresco del sottotetto il costo del biglietto è di € 5.

 Mentre per l’accesso al Museo del tesoro € 4. 

Esiste poi il biglietto cumulativo degli affreschi e del museo ad un costo di € 6.

 I visitatori potranno accedere alla cattedrale e al museo di aprile a settembre tutti i giorni dalle 6.30 alle 12 e dalle 15, la domenica e nei festivi dalle 7 alle 12 e dalle 15 alle 20. 

Da ottobre a marzo il museo chiuderà alle 19. Gli affreschi del sottotetto possono essere visitati solo da giugno a settembre dalle 15 alle 17.30. Dal 27 giugno al 13 settembre 2015, il servizio sarà disponibile tutti i giorni dalle 14.30 alle 17.30, con ultimo ingresso alle 17.00. 

Non abbiamo avuto l’opportunità di visitare gli affreschi per mancanza di tempo, ma se ci fosse l’occasione, ne coglieremo senz’altro l’opportunità e aggiorneremo le nostre informazioni.

Basilica di San Lorenzo

La basilica paleocristiana di San Lorenzo si trova nelle fondamenta della chiesa di San Lorenzo, che oggi è sconsacrata ed ospita mostre ed esposizioni.

Risale al V secolo ed ospita la pietra tombale del vescovo Grato, patrono della Valle d’Aosta.

Anche in questo caso non siamo riusciti a visitarla, ma vi lascio il link qui sotto per orari e prezzi.

Arco di Augusto


L’Arco di Augusto rappresenta uno dei monumenti più rappresentativi della città di Aosta e fu costruito in onore dell’imperatore romano Augusto.

Situato appena fuori le mura della città, nelle vicinanze del Fiume Buthier nella parte orientale, il monumento si trova tra il ponte romano e la porta Pretoria.

Nel XII secolo, una nobile famiglia locale abitava all’interno dell’arco e nel 1318, una piccola fortificazione fu costruita al suo interno per i balestrieri.

A causa dei danni subiti nel tempo, l’attico dell’arco fu sostituito con un tetto di ardesia nel 1716. L’ultimo restauro, avvenuto nel 1912, ha conferito all’arco l’aspetto attuale.

La croce esposta sotto l’arco è una copia; l’originale, invece, si trova nel Museo del Tesoro della Cattedrale di Aosta.

La collegiata e il chiostro di Sant'Orso

Immersi nella bellezza della collegiata dedicata ai Santi Pietro ed Orso siamo stati colpiti dalla maestosità dello stile barocco. Ma non solo, il tesoro nascosto è il chiostro incantevole, costruito intorno al 1100 e abbellito con ben 40 capitelli che narrano le vicende del Vecchio e Nuovo Testamento e del Vangelo. Se siete uomini religiosi, sarete incantati dalle storie rappresentate in quei capitelli.

Ma la bellezza continua: il coro ligneo e gli affreschi mostrano una raffinatezza e una delicatezza che lasciano a bocca aperta. E non possiamo dimenticare il campanile romanico, che pare toccare il cielo con i suoi 46 metri.

Ma la vera sorpresa è stata quella di scoprire, nel cortile esterno, il tiglio di Sant’Orso. Una curiosità che ci ha colpito profondamente, aggiungendo ulteriore fascino a questo luogo.

Non c’è che dire, la Collegiata dei Santi Pietro ed Orso è un vero gioiello da ammirare con occhi curiosi ed emozionati.

Leggenda o realtà?

Sotto la maestosa ombra di questo magnifico tiglio si dice che un tempo si riuniva il Consiglio degli anziani, risolvendo le controversie tra i residenti della valle.

E non è soltanto un racconto tramandato di generazione in generazione! Il 1924 ebbe un fulgido momento, quando questo gigante verde venne dichiarato monumento nazionale. Quale miglior simbolo della storia e della  cultura locale?

Questo tiglio non è soltanto un punto di riferimento, ma un’icona che evoca un’epoca passata e un legame con la  terra che non dovremmo mai dimenticare.

Eppure tutto ha avuto inizio proprio da qui, sotto questa gemma della natura.

Leggenda su Thora

Nonostante le scarse testimonianze leggendarie riguardanti Aosta, una curiosa storia si staglia intorno all’antico villaggio di Thora. Fondato a cavallo dell’Alto Medioevo, la sua posizione strategica in prossimità della biforcazione della strada che conduceva ad Aosta e al Gran San Bernardo e della Valdigne attraverso Vens, lo resero un importante centro di comunicazione e scambio merci con la Svizzera e la Francia.
La bellezza e salubrità del villaggio ne fecero anche un apprezzato centro di villeggiatura e di relax per diversi nobili valdostani e vallesani, che si dotarono di proprietà nella zona.
Dopo una frana catastrofica, il villaggio fu ricostruito a est, su un versante opposto della montagna, a un’altitudine di circa 1600 metri. Il nuovo Thouraz, come venne ribattezzato, non raggiunse mai la prosperità economica e sociale del villaggio originario.

Ora veniamo alla leggenda…

Il mendicante

In questa novella si racconta di un mendicante che, dopo essere stato ripetutamente umiliato, trova riparo in una modesta casa di una vedova dal cuore d’oro.

Nonostante la carenza di cibo e risorse, la donna si premura di condividere il poco che ha con lo sconosciuto.

E la sua generosità viene ricambiata in maniera sorprendente quando il mendicante predice la distruzione del loro villaggio e suggerisce loro di scappare; quando la vedova, insieme ai suoi bambini, torna a vedere i resti del suo villaggio il giorno successivo. Si rende conto che la predizione del mendicante si è avverata esattamente come aveva previsto.

Questa emozionante storia ci ricorda l’importanza della gentilezza e della compassione, e di come spesso il bene che facciamo può ritornare a noi sotto forme inattese e meravigliose.

Le chicche di Pamela

Libri che vi consiglio

In questo caso vi consiglierei un paio di libri da leggere in caso vorreste visitare la regione e conoscere meglio la storia:

 I Castelli della Valle d’Aosta

Una guida che propone un ricco e articolato panorama che può essere oggetto di gite mirate, o di passeggiate in aree relativamente ristrette, dove, accanto ai castelli, non mancherà tutta una serie di altre attrattive: visite a borghi medievali (come per esempio Bard), siti archeologici di vasta estensione (Aosta), o di minore entità ma non privi di indubbio interesse (per esempio Montjovet).

Un altro libro che mi ha fatto immaginare questi luoghi è Il nome della rosa il famoso romanzo di Umberto Eco. Mi ha fatto viaggiare con la mente attraverso ambientazioni mozzafiato! Non c’è niente da fare, non riesco proprio a resistere alla tentazione di leggerlo di nuovo e di sognare in grande!

"S'il pleut le jour de Saint Pierre la vinée est réduite au tiers." In italiano: Se piove il giorno di San Pietro la quantità di vino è ridotta a un terzo.

 La Valle d’Aosta è la regione montanara per eccellenza,  i sapori  culinari sono guidati dal clima e dall’altitudine.

Il Lardo è una specialità di un piccolo paese della Bassa Valle, vicino al Piemonte, Arnad. Questo lardo è l’unico DOP in Europa e vanta una lunga tradizione che rispecchia fedelmente un antico disciplinare

Fontina DOP.

 Per chi non avesse ancora assaggiato questo delizioso formaggio deve sapere che possiede un gusto morbido e suadente che si accentua all’assaggio del palato: con il calore, diventa infatti soffice e fondente, e da qui, secondo alcuni, nasce il suo nome.  

Jambon de Bosses DOP

È un delicato prosciutto crudo locale il cui sapore aromatico deriva dal particolare procedimento di stagionatura e dalle condizioni climatiche dettate dall’alta quota. Questo prosciutto noto sin dal 1397, come testimoniano alcuni documenti  viene stagionato per almeno 12 mesi. L’altitudine e le condizioni climatiche fanno il resto conferendo a questo salume un sapore unico e di origine DOP.

Mocetta

Salume che si ricava dalla coscia dello stambecco, ma può essere anche di bovino, di equino, di cervo, di camoscio, di capra. In dialetto locale si dice “motzetta”. La sua origine  risale all’esigenza della gente di montagna di conservare il più a lungo possibile la provvista di carne.

Tegole

Le Tegole sono dei biscotti a cialda sottile e croccante tipici di Aosta. Sono un prodotto dolce da forno di cui non esiste una ricetta precisa, in quanto quella originaria è segreta. Sono state  inventate negli anni Trenta da due pasticceri della famiglia Boch in seguito a un loro viaggio in Normandia. Il nome deriva dalla loro forma simile a una tegola di tetto. Gli ingredienti principali sono pochi e semplici: farina, zucchero, burro, nocciole, mandorle, albumi e limone. Questi deliziosi biscotti possono essere curvi o piatti; si gustano a merenda e volendo si abbinano alla fiocca, altra specialità valdostana, la panna montata corretta con lo zucchero e gocce di grappa. Che bontà!

Dove abbiamo soggiornato

Tipica mansarda Valle d’Aosta

Abbiamo deciso di adottare una tecnica abile scegliendo un incantevole appartamento a Fénis, a soli 16 km da Aosta, permettendoci di esplorare in modo flessibile i castelli medievali, la nostra più grande passione.

La prenotazione con Booking è stata un vero successo e siamo stati entusiasti del servizio offerto.

Il proprietario si è dimostrato gentile e premuroso, garantendoci un soggiorno indimenticabile in un appartamento curato nei minimi dettagli e impeccabilmente pulito.

Addirittura, abbiamo avuto a disposizione un supermercato ben fornito a soli trecento metri di distanza, il che è stato un enorme vantaggio per effettuare gli acquisti.

Inoltre, il parcheggio incluso nella proprietà ha reso felice mio marito, che non ama separarsi dalla sua macchina!

Senza esitazione, se dovessimo tornare,  sceglierei nuovamente questo posto incantevole e accogliente!

La tua guida

Ciao 

sono Pamela appassionata di viaggi, borghi e castelli medievali, ho un debole per le armature e quando le vedo non resisto a non toccarle! 

Nel tempo libero mi piace immergermi nella lettura, mi definisco una divoratrice di libri e amo la natura e gli animali, i miei preferiti sono i cani e gli asinelli.

Ma soprattutto amo scrivere.

Se ti piacciono i romanzi gialli, dovresti dare un’occhiata ai miei ultimi titoli! 

Cliccate su questo link per saperne di più. 

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