COLLE VAL D'ELSA
la città del cristallo
Breve nozione di storia
testo
Lo sapevate che...
Chi di voi non conosce la storia o favola di Pinocchio?
Immagino nessuno.
Ma pochi sanno che il vero nome dello scrittore che ha creato la favola non si chiama Carlo Collodi bensì Carlo Lorenzini.
Lo scrittore fiorentino, la cui madre era originaria del paese, vi trascorse parte dell’infanzia e alla fine si firmò con il nome del paese rendendolo famoso.
Il padre dello scrittore era il cuoco e la madre sarta, entrambi lavorarono per i marchesi Ginori.
Il giovane Lorenzini poté studiare grazie all’aiuto della famiglia Ginori, entrò in seminario a Colle di Val d’Elsa; non diventò prete, ma ricevette una buona istruzione.
Nel 1848, allo scoppio della Prima guerra d’indipendenza Carlo si arruolò volontario combattendo con il battaglione toscano a Curtatone e Montanara. Tornato a Firenze fondò uno dei maggiori giornali umoristico-politici dell’epoca: Il Lampione, soppresso nel 1849.
Nel 1853 fondò lo Scaramuccia, che divenne presto uno dei maggiori giornali teatrali italiani.
Nel 1856, collaborando con il giornale umoristico fiorentino La Lente firmò per la prima volta con lo pseudonimo di Collodi.
Si arruolò volontario anche per la seconda guerra d’indipendenza, tornato a casa sano e salvo diventò censore teatrale a Firenze.
Nel 1883 pubblicò Le avventure di Pinocchio raccolte in volume.
Si è spesso parlato di un’affiliazione di Collodi alla massoneria, ma non vi sono prove reali di questa appartenenza.
Nel 1962 è stata costituita la Fondazione nazionale Carlo Collodi che ha, tra i suoi scopi, quello di diffondere e far conoscere nel mondo le opere del Collodi.
Lavori di smantellamento il giorno dopo il Palio. Clicca sulla foto per ingrandirla.
Luoghi da visitare
Parco di Pinocchio
Per il settantesimo anniversario della pubblicazione del romanzo di Pinocchio nel 1953 venne indetto un concorso nazionale per la realizzazione di un monumento del burattino.
Tra i 165 progetti, esaminati da una commissione risultarono vincitori ex aequo il gruppo statuario Pinocchio e la Fatina e la piazzetta dei mosaici.
Così nel 1956, utilizzando contributi statali e comunali fu realizzato quindi il parco commemorativo di carattere tradizionale costituito da un boschetto di lecci che avvolge una piazza lastricata e delimitata da muretti sagomati.
Con il passare degli anni il parco si è arricchito di nuove realizzazioni.
Il parco è concepito come parco tematico per l’educazione dell’infanzia, non è il consueto parco di divertimenti, ma piuttosto un luogo in cui si ha la sensazione di ripercorrere una fiaba vivente.
Le vie di Collodi
Proprio in queste vie che hanno preso vita i personaggi che hanno accompagnato le nostre infanzie: il burattino Pinocchio, mastro Geppetto, il Gatto e la Volpe…
Passeggiando qua e là vedrete comparire sui muri, delle targhette con i nomi dei vari personaggi.
Chiesa di San Bartolomeo
Situata in cima al paese “vecchio” si trova la chiesa risalente al XII secolo e più volte modificata.
All’interno sono custodite una preziosa tavola raffigurante la Madonna in trono e santi della prima metà del XVI secolo, una scultura della Vergine con Bambino del XV secolo e un venerato Crocifisso seicentesco.
La scultura del Cristo veniva portata in processione dalla chiesa fino a Veneri, come ringraziamento per lo scampato pericolo dalla peste del 1631, oggetto di grande devozione da parte degli abitanti di Collodi.
Dove abbiamo fatto una sosta
Bar Nannini
Non ho potuto resistere nel fare una pausa presso questo celebre bar in piazza, con una storia alle spalle…
Guido Nannini, nonno di Gianna Nannini la famosa cantante, di cui sono una sua fans, ad inizio Novecento ebbe l’intuizione di avviare un’impresa in città con una torrefazione con settore dolciario. Ebbe le capacità di riuscire ad aprire un locale in pieno centro e di avviare la produzione dei dolci tipici senesi. Le redini passarono poi nelle mani di Danilo Nannini, padre della cantante, che rese il marchio famoso in tutto il mondo.
Quando nel 1972 Danilo acquistò la fabbrica di Panforte ‘La Senese’ la giovane cantante all’età di 15 anni andò a lavorare in fabbrica, ma perse due falangi in una impastatrice per i ricciarelli. In un’intervista la Nannini ha raccontato che lanciò un urlo tale che la voce roca probabilmente le venne da lì e che le falangi vennero ritrovate solo il giorno dopo. Non le vennero quindi riattaccate, ma fortunatamente non finirono nemmeno nei dolci.
Oggi il gruppo Nannini, di cui fa parte Alessandro, fratello di Gianna, gestisce i bar Nannini sparsi per Siena, oltre a continuare a produrre i dolci tipici di Siena. La cantante, invece non partecipa in alcun modo a questa attività.
In un viaggio in aereo per Malaga mi è capitato di avere la cantante sul mio stesso volo, si trovava insieme alla figlia e un’altra donna. Nel vederla così premurosa e attenta verso la figlia, non ho avuto il coraggio di chiederle un autografo, ho preferito non disturbarla in quel momento, secondo me, intimo. Devo ammettere che una foto con lei non mi sarebbe dispiaciuto!
Leggende su Siena
Le chicche di Pamela
Libri che vi consiglio
In questo caso vi consiglierei una bella fiaba, non importa se siamo adulti, perché c’è sempre un bambino dentro di noi!
E visto che siamo a Collodi cosa ne dite di rileggere le avventure di Pinocchio insieme ai nostri figli?
Vi consiglierei anche un altro libro se vi piacciano i racconti, sempre scritto da Collodi naturalmente: I Racconti delle fate
Cinematografia
"Chi ha bocca vuol mangiare" proverbio toscano
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Dove abbiamo soggiornato
La capanna di panpepato
Per il soggiorno abbiamo preferito scegliere “La capanna di Panpepato” che dista da Volterra circa 50 km così da avere la possibilità di poter girare liberamente tanti bei borghi medievali toscani.
Dopo la prenotazione con Booking, la proprietaria è stata così gentile da fornirci con una email tutti i luoghi interessanti da visitare e le varie strutture vicine: dai supermercati ai ristoranti.
La casa si è presentata pulitissima offrendo anche un giardino dove abbiamo potuto goderci dei giorni di relax e grigliate a base di carne e verdure. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal profumo e dal gusto del cibo acquistato alla Coop di Rosia, davvero genuino!
Abbiamo soggiornato sette giorni: dal 2 luglio al 9 luglio del 2016 al prezzo di 378,00 euro.
Devo avvisarvi che qui gli animali non sono ammessi.
La tua guida
Ciao
sono Pamela appassionata di viaggi, borghi e castelli medievali, ho un debole per le armature e quando le vedo non resisto a non toccarle!
Nel tempo libero mi piace immergermi nella lettura, mi definisco una divoratrice di libri e amo la natura e gli animali, i miei preferiti sono i cani e gli asinelli.
Ma soprattutto amo scrivere.
Se ti piacciono i romanzi gialli, dovresti dare un’occhiata ai miei ultimi titoli!
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