LESSONA
città del vino Lessona DOC
indicazioni stradali
Breve nozione di storia
L’antichità del paese è provata dai resti di una strada, che nei documenti medioevali è detta “Lexonasca”, e dal ritrovamento di una lapide romana (II sec. d.C.) con iscrizione relativa ad un sagarius, vale a dire ad un tessitore.
Nel 1400 Lessona dichiara fedeltà a al Duca di Savoia.
Anche questo paese possedeva un castello, che esisteva già nel periodo medievale e che venne distrutto, sembra, nel 1526, ma non è certo.
Documenti successivi al 1500 attestano di permessi concessi per la ricostruzione, ma di queste successive rovine al momento non vi sono notizie se non che nel 1600.
Il Castello era avviato già alla sua rovina definitiva e sulle sue fondamenta fu eretto il palazzo che doveva ospitare i Baroni Barozzi, signori di Lessona nel XVII e XVIII secolo.
Arrivando al 1600 per il paese fu un secolo travagliato tra guerre, passaggi di eserciti francesi e spagnoli e terribili pestilenze.
Una cosa molto curiosa che ho trovato è stata la forte emigrazione dei paesani intorno ai primi trent’anni del Novecento in America, alla ricerca di lavoro. Una volta giunti con gli anni si radicarono con una caratteristica destinazione di interi gruppi di parentela nel Little Italy.
Lo sapevate che...
Secondo me rimarrete meravigliati, proprio come me, di quanto sto per rivelarvi!
Un tempo Lessona era bagnata dal mare, ma non quello Ligure, bensì da quello Adriatico!
Ovviamente sto parlando di circa 65 milioni di anni fa, che poi si ritirò lasciando, più o meno, il paesaggio al suo stato attuale.
Ci avreste mai creduto?
A parte questa curiosità Lessona, è famosa anche per il Vino.
Vi dice qualcosa il nome “Sella“?
La zona dell’Alto Piemonte era già famosa ai tempi degli antichi Romani per la qualità dei vini.
Una tradizione che è rimasta inalterata nei secoli fino ai giorni nostri.
Tra gli episodi che hanno contribuito a costruire la fama di questo vino, senza dubbio ci riporta allo statista Quintino Sella che brindò con un bicchiere di Lessona alla nascita del primo governo dell’Italia Unita.
I Sella erano produttori di Lessona già nel 1601. Oggi, sono i discendenti a continuare questa tradizione.
Oggi potete visitare le vigne e concedervi un degustazione di vini presso la Tenute Sella, vi lascio il link sotto.
Luoghi da visitare
Palazzo Comunale
L’origine del nome Lessona deriva dalla Lingua Piemontese. “Al’sunna” lo stesso termine in piemontese significa anche “Suona”, essendo il Campanile di Lessona uno storico punto di riferimento e facilmente visibile e udibile da tutti i paesi circostanti.
Il comune fu costruito in epoca fascista, seguendo lo stile architettonico dell’epoca.
Si dice che la sua caratteristica torre sia stata aggiunta al progetto originario su consiglio perentorio di Venanzio Sella.
memories
Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo
Antichissima è la parrocchiale di San Lorenzo, di origine altomedioevale ma ricostruita nel XVIII secolo, che si trova in bellissima posizione panoramica e l’oratorio di San Gaudenzio, antica rettoria dove ancora oggi si celebra l’antico rito della processione contro la grandine.
L’antica chiesa di Lessona dipendeva dalla Pieve di Cossato.
Nell’edificio e nell’adiacente canonica sono conservate alcune opere d’arte sia scultorea che pittorica di Bernardino Lanino.
Possiamo ammirare inoltre l’altare maggiore e la balaustra in marmi policromi.
Parco delle Cicogne
Il Parco delle cicogne è disposto su una superficie di ben 15.000 mq.
All’interno del Parco esiste anche un percorso vita costituito da numerose postazioni organizzate per offrire fitness all’aria aperta.
Durante il periodo estivo ospita anche un campo di beach volley aperto a tutti.
La parte del parco adiacente al Viale Piemonte ospita numerosi giochi fissi per bambini.
Una chicca secondo me molto carina e da segnalare è che per ogni bambino nato piantumano un albero.
Un’iniziativa onorevole.
Dove abbiamo mangiato
Circolo Arci Castello Lessona
Abbiamo adorato questo posto. Ci si sente a casa, rilassante ed accogliente, è gestito da tre ragazze sempre sorridenti e solari.
Noi abbiamo scelto di cenare all’aperto in mezzo a un ampio giardino con una bella vista.
Per chi viaggia con i bambini, qui si possono sicuramente divertire e voi riposare.
Consiglio vivamente il tagliere di salumi, eccezionale!
Prezzo ottimo!
la lapide del sagario
La LAPIDE DEL SAGARIO è stata rinvenuta una prima volta alla fine del XVIII secolo e poi inspiegabilmente scomparve , finché negli anni Trenta fu ritrovata dal parroco di allora, Delfino Maggia, in circostanze a dir poco rocambolesche. La lapide era diventata un coperchio per un tombino di scarico delle acque piovane nella piazzetta antistante la parrocchia.
L’iscrizione recita: “Diis Manibus Quinti Quarti Sagarii Quinta Sextilia coniugi carissimo”: Quinta Sextilia rendeva omaggio ai Mani, cioè alle anime dei defunti, del coniuge Quinto Quarzio, di professione sagario, fabbricante o mercante di panni.
Dolciniani a Lessona
Nel 1307 Fra Dolcino, dopo aver preso Varallo con i suoi 6.000 uomini si attestò sul Monte Rubello: siccome l’inverno si prolungava e i suoi nemici, non fidandosi ad attaccarlo lo stringevano d’assedio, l’esercito dolciniano iniziò una serie di razzie nei paese per procurarsi da mangiare.
Con altri paesi anche Lessona subì questa sorte e certamente nel bottino dei dolciniani non mancò il vino.
I dolciniani resistettero a lungo, ma infine, provati dall’assedio e dalla mancanza di viveri, che la popolazione locale, divenuta oggetto di vere razzie, non poteva né voleva più fornire loro, furono sconfitti e catturati nella settimana santa del 1307.
Le chicche di Pamela
Libri che vi consiglio
Visto che ci troviamo nel paese del vino non posso che consigliarvi un romanzo che ho letto con piacere:
Un calice col morto di Roberto Monti, Edizioni Horti di Giano.
Un giallo ambientato nell’Oltrepò pavese, in un piccolo paese che è anche una comunità i cui abitanti si sostengono l’un l’altro e per questo l’economia dell’intero borgo dipende da tutti.
Un’azienda vinicola è il fulcro di questa micro economia e la festa annuale del paese è il culmine del lavoro di un anno. Ma un omicidio rompe gli equilibri e dalle indagini del commissario Tortoriello emerge subito un’intricata rete di dissapori fra i compaesani.
Consigliatissimo!
Personaggi storici
FRATELLI VIANO (XV-XVI).
I tre fratelli, Albertino, Bernardino e Giovanni, detto il Rosso, sul finire del XV secolo partirono alla volta di Treviso e da lì si stabilirono a Venezia. Nella città lagunare, dove l’arte della stampa raggiunse tra il Quattrocento e il Cinquecento uno straordinario sviluppo, diventarono tipografi affermati.
CORINNA BEGLIA (XIX-XX secolo).
Prese ad occuparsi della tenuta di Lessona dopo la morte del padre. Nei primi vent’anni del Novecento fu protagonista di molte vicende legate al lavoro dei braccianti agricoli, con i suoi risvolti sindacali e le lotte con la Lega contadini. Fu anche coinvolta nella vicenda quasi secolare della costruzione di una strada che collegasse il Monte con la pianura della Ratina, che tante liti portò in Comune e che coinvolse anche la rappresentanza del Partito socialista lessonese. La storia culminò con la costruzione della strada intitolata al figlio Casimiro.
Curiosità sul vino di Lessona
Pensate che nel 1907 la superficie coltivata a vite nel Comune di Lessona era di ben 400 ettari (tenete presente che che attualmente il territorio del Comune è di 1.170 ettari e che il maggior produttore vinicolo coltiva 8 ettari e mezzo).
Ho trovato interessante anche questa notizia:
il 3 Dicembre 1976, il Presidente della Repubblica Giovanni Leone firmava il decreto di riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata al vino Lessona, poi pubblicato il 2 Marzo 1977 che rappresentava e rappresenta il coronamento di un lungo e secolare impegno volto alla produzione di uno dei vino più antichi e nobili non solo del Piemonte.
Dove abbiamo soggiornato
CasAda
CasAda è situata a Lessona.
Siamo stati accolti con simpatia e amore da Fabrizia e Gianni che si sono prodigati nel darci consigli sui luoghi da visitare.
La stanza è accoglientissima, sembra di stare a casa! Anche la storia dell’abitazione è interessante, fatevela raccontare da Fabrizia…
A disposizione dell’ospite in stanza viene offerto un bollitore con tè e tisane, vari snack e per rilassarvi potrete scegliere un romanzo nelle librerie.
Il punto forte è il bagno: vasca idromassaggio e in più una doccia a parte, e ,tutto ciò che serve e anche di più, per rendere il soggiorno meraviglioso.
La colazione è super e abbondante. Si ha anche a disposizione un salottino per gli ospiti dove ci si può intrattenere per scambiare due chiacchere oppure leggere o guardare la tv.
Consigliatissimo se volete essere vicino a Biella e godervi un po’ di relax! Noi, per una notte a Maggio 2021 abbiamo speso 50 Euro.
La tua guida
Ciao
sono Pamela appassionata di viaggi, borghi e castelli medievali, ho un debole per le armature e quando le vedo non resisto a non toccarle!
Nel tempo libero mi piace immergermi nella lettura, mi definisco una divoratrice di libri e amo la natura e gli animali, i miei preferiti sono i cani e gli asinelli.
Ma soprattutto amo scrivere.
Se ti piacciono i romanzi gialli, dovresti dare un’occhiata ai miei ultimi titoli!
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