PERUGIA

città d’arte e cultura

indicazioni stradali

Breve nozione di storia

Lo sapevate che...

Luoghi da visitare

Piazza IV Novembre

Quando siamo arrivati in piazza sono rimasta davvero sorpresa da quanto fosse ampia e bella. Tenuta davvero bene, pulita e nonostante ci fosse gente si percepisce tranquillità.

Sulla piazza si affacciano la Cattedrale, il palazzo dei Priori e la Fontana Maggiore.

Quest’ultima si trova al centro della piazza costruita nel 1278 disegnata da Nicola Pisano padre di Giovanni che decorò la fontana.

Essa è composta da due vasche concentriche sovrapposte, decorate con 50 bassorilievi e 24 statue. La vasca inferiore reca a bassorilievo scene della tradizione agraria, i mesi dell’anno con i segni zodiacali, le Arti Liberali, la Bibbia e la storia di Roma. 

Nella vasca superiore si compone di ventiquattro lastre separate da statue rappresentanti figure allegoriche, sacre e storiche.

Le vasche sono sormontate da una tazza bronzea coronata da un gruppo di tre ninfe, che rappresentano le tre virtù teologali (Fede, Speranza, Carità).

Palazzo dei Priori

 Il palazzo è sede del Comune di Perugia e della Galleria nazionale dell’Umbria.

La scalinata a ventagli, davvero suggestiva, sale a un grande portale che dà accesso alla Sala dei Notari.

In alto, poggiati su mensole, posano le copie del grifo perugino e del leone guelfo, i due simboli della città, i cui originali si trovano all’interno del palazzo.

Il palazzo dei Priori, si allunga su corso Vannucci, e al pianterreno si trovano la sala del Collegio della Mercanzia e il Collegio del Cambio.

La Cattedrale di San Lorenzo

L’esterno della chiesa, lasciata incompiuta, presenta la facciata e fiancata rivestita con marmo rosso e bianco. 
La facciata, assai meno maestosa del lato che affaccia sulla piazza IV Novembre, si apre su piazza Danti ed è vivacizzata da un portale barocco del 1729 opera di Pietro Carattoli.

Una curiosità di questa chiesa è stato quello di apprendere che custodisce la preziosa reliquia dell’anello nuziale della Vergine, sottratto agli abitanti di Chiusi nel 1473.

L’anello,  é inserito in un apposito reliquiario e racchiuso in una cassaforte con sette serrature,  posto ad otto metri di altezza entro vano protetto da inferriata dorata protetta da altre quattro chiavi.

Il sant’Anello viene mostrato solo due volte all’anno, tra 29 e 30 luglio e nella penultima domenica di gennaio, quando si celebra la festa dello Sposalizio e vengono benedetti gli anelli nuziali.

Noi non abbiamo potuto vederlo, ma ammetto che sono molto curiosa, e chissà che magari prima o poi non torni nelle date stabilite per poterlo osservare.

memories

Isola San Lorenzo

Per chi come me ama la storia il mistero e curiosità deve assolutamente visitare Perugia sotterranea!

Prima di visitare Perugia mi ero informata  e tra le cose che mi avevano incuriosito subito era stata la città sotterranea. 

Abbiamo trovato subito alla reception personale disponibile e competente, siamo arrivati verso mezzogiorno e dopo aver chiesto orari e prezzi ci è stato consigliato dove mangiare qualcosa di caratteristico del luogo.

Siamo tornati alle 14 per il tour  e devo assolutamente dire che la nostra guida: Daniele era preparatissima, non solo a risposto a tutte le domande ma si è adoperato per non fare annoiare i bambini facendoli partecipare attivamente ai racconti. 

La storia che parte degli Etruschi fino a noi è affascinante soprattutto raccontata con amore e cura nei dettagli.

Si potrà ammirare l’acropoli, le mura sotterranee, la strada romana e la domus (residenza privata destinata a un ceto sociale elevato).

INFO

Chiesa del Gesù

Questa è la chiesa che mi è piaciuta di più di Perugia, ovviamente senza togliere niente altre!

Fu eretta nella seconda metà del Cinquecento e consacrata nel 1571 dai Gesuiti (ordine fondato da S. Ignazio di Loyola)

A seguito della soppressione dei Gesuiti subentrarono nel 18° secolo i padri Barnabiti ( un istituto religioso maschile di diritto pontificio) con tutti gli obblighi ed i diritti dei Gesuiti stessi.

Durante il governo napoleonico i Barnabiti furono allontanati per quattro anni, nel 1837 poterono ritornare e riprendere la loro attività. Dopo l’unità d’Italia (1860), il nuovo governo li privò di tutti i loro beni, che attualmente appartengono al Ministero dell’interno.

I Barnabiti dopo oltre 230 anni di presenza nella città di Perugia, hanno lasciato la chiesa del Gesù nel  2020.

Attualmente la chiesa è gestita dall’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve.

La facciata è divisa in due parti: la parte inferiore conserva l’originario aspetto della chiesa rinascimentale, mentre quella superiore fu aggiunta nel 1934.

L’interno è a tre navate, impreziosito da pregevoli opere del XVI° e XVII° secolo, da bei coretti in stile barocco, ma soprattutto dal soffitto in legno che andò quasi del tutto distrutto nell’incendio che alla fine degli anni 80 arrecò terribili danni ai decori interni e venne poi restaurato.

Purtroppo le foto non rendono la bellezza degli affreschi, consiglio vivamente di visitarla.

Arco Etrusco o di augusto

Quando ci si trova vicino all’Arco Etrusco ci si sente piccolini, almeno lo è stato per me, è davvero imponente e mette suggestione. Non oso immaginare che effetto doveva fare ai tempi!

L’arco venne costruito intorno al III secolo a.C. come parte di quella cinta muraria etrusca, oggi ancora visibile, che fu edificata tra il IV e a il III secolo a.C.

Le mura etrusche coprivano una distanza di circa 3 chilometri e cingevano tutto l’antico centro storico originario.

Augusto  deciso a conquistare la città volle personalmente prendere il comando delle operazioni, anche a seguito dei vari fallimenti dei suoi generali.

Portò avanti un lungo assedio, la città fu infine sfinita per la mancanza di rifornimenti e per la fame.

Augusto la invase  lasciando libero sfogo a incendi e saccheggi.

Solo i templi di Vulcano e di Giunone sfuggirono alla vendetta dell’imperatore, che comunque per riparare alle distruzioni provocate concesse ai superstiti di ricostruire il centro urbano, dando il permesso alla rifondazione della città proprio con il nome di Augustia Perusia. 

L’incisione di questa dicitura, oltre che sull’Arco Etrusco, si trova anche su Porta Marzia.

Dove abbiamo mangiato

Testone

Perugia offre locali davvero caratteristici, per il pranzo noi ci siamo fermati al Testone dove ci hanno consigliato e devo dire che abbiamo mangiato davvero bene!

Noi abbiamo scelto un tavolo all’esterno visto il bel tempo, vi viene subito portato una tovaglietta con il menù, una volta scelto dovrete andare alla cassa ordinare e pagare.

Una volta fatto questa operazione nel giro di pochi minuti vi verrà portata l’ordinazione richiesta.

Mio marito ha presto la torta farcita alle erbe e salsiccia ( 5 euro) mentre io ho preso salsiccia alla brace con patate ( ottima , a 8 euro )  tutti i prodotti sono  locali a km 0 ,una birra e un the freddo, in tutto abbiamo speso 19 euro in due.

Ci siamo alzati dal tavolo soddisfatti e con la pancia bella piena.

Personale gentilissimo, ci torneremo volentieri.

INFO IL TESTONE

Dove parcheggiare

Pian di Massiano

Ci sono diverse soluzioni di parcheggio per visitare Perugia, alcune più vicine al centro altre un po’ più distanti.

Noi, su suggerimento di amici, abbiamo lasciato la macchina al parcheggio gratuito di Pian di Massiano.

Da qui si può prendere la mini metro per raggiungere il centro storico di Perugia in gran comodità.

Il costo del biglietto è di 1,50 Euro e vale per 70 minuti.

Ovviamente starete in Perugia molto più a lungo e quindi ne dovrete acquistare due.

Molto comodo è l’acquisto dei biglietti con la biglietteria automatica che troverete nei pressi del parcheggio, ma se volete potrete acquistarli anche presso l’ufficio turistico che troverete nei pressi della stazione della mini metro.

Un discorso a parte lo merita sicuramente la mini metro, veramente spettacolare e dall’aspetto simpaticissimo.

Qui il link per gli orari e le tratte: minimetro

Qui il link per saperne un pò di più dal punto di vista tecnico: minimetro wiki

Leggende su Perugia

Esiste una leggenda che narra la storia  dello stemma di Perugia:

Perugia e Narni hanno come stemma il Grifo, una creatura leggendaria, per metà leone. e per metà aquila.

Si narra che nelle campagne tra  i due paesi scorrazzasse un grifone, che oltre ad essere un vero flagello, faceva razzia di animali domestici con grande danno per gli abitanti delle due città.

Perugini e Narnesi misero da parte le rivalità e si allearono per catturare la bestia.

Dopo peripezie e tentativi vani riuscirono nel loro intento e si presero ognuno una parte del grifo come trofeo e monito.

Da qui l’origine degli stemmi, quello di Perugia con il Grifo bianco (la pelle) e quello di Narni con il Grifo rosso (il corpo scuoiato).

 IL CONTO DI  CORCIANO E DI PERUGIA

Questa leggenda cavalleresca si intreccia con la storia della fondazione della città ed è riportata dal poema latino Eulistea, scritto da Bonifacio da Verona intorno al 1293 per incarico del Comune perugino.

È il racconto di Ulisse che arrivò in Italia in seguito alla distruzione di Troia. Risalì il fiume Tevere e si fermò nella località chiamata Colle Landone dove fondò Perugia.

Con Ulisse c’erano diversi seguaci tra i quali Coragino, nobile troiano, con la sua famiglia. Tra Ulisse e Coragino si crearono tuttavia dei dissapori che portarono il troiano e i suoi ad andarsene da Perugia e a fondare, poco distante, Corciano.

Tempo dopo, Candida, figlia di Coragino, sposò il figlio del Conte del Lago, Novizio.

Dall’unione nacque Cornaletto che divenne il giovane signore di Corciano. Un giorno Cornaletto sfidò in duello il paladino Orlando il quale accettò la sfida a patto che, se lo avesse sconfitto, Cornaletto si sarebbe convertito al cristianesimo e si sarebbe fatto battezzare.

Orlando vinse e battezzò Cornaletto nominandolo anche cavaliere come premio per il suo coraggio: da questo evento, secondo il Conto, ebbe inizio la storia religiosa e civile di Corciano.

Le chicche di Pamela

Libri che vi consiglio

In questo caso vi consiglierei un romanzo che in effetti non parla di Perugia ma delle donne etrusche:

“Lo sguardo di una donna etrusca. Vite femminili intrecciate” di Flavia Valletta.

Questa pubblicazione non ha la pretesa di rivolgersi ad un pubblico di studiosi, bensì a tutti coloro che, affascinati dal passato, amano sognare dinanzi agli oggetti costruiti nei musei, provando ad immaginare le storie e i volti delle persone che li hanno creati.

Link d’acquisto

Cinematografia

Ho scoperto che a Perugia sono stati girate tante pellicole a partire dal 1943 con il film Uomini e cieli  del regista pugliese Francesco De Robertis,  concepito come film di propaganda bellica, fu però sospeso. Il regista ultimò la produzione nel 1945, ma la pellicola rimase inutilizzata nei magazzini. Poi nel dopoguerra la riadattò alla nuova realtà democratica, in parte modificò i dialoghi e come tale uscì nel 1947.

Bufere del 1953 diretto da Guido Brignone, 

L’ultima neve di primavera del 1973 fu diretto da Raimondo Del Balzo,

Il maestro di violino  del 1976 

I corpi presentano tracce di violenza carnale è un film del 1973 diretto da Sergio Martino.

Lezioni di cioccolato è un film del 2007 diretto da Claudio Cupellini ed interpretato da Violante Placido, Luca Argentero e Neri Marcorè. In seguito verrà girato il sequel.

Ma quando arrivano le ragazze? è un film del 2005, diretto da Pupi Avati.

Fumo di Londra  del 1966 diretto, sceneggiato ed interpretato da Alberto Sordi, qui al suo esordio alla regìa.

Ovviamente ce ne sono molti altri, ma questi credo siano i più conosciuti.

 

"L'acqua fa male, lu vinu fa cantà." Detto Umbro: L'acqua fa male e il vino fa cantare.

La cucina perugina è molto semplice e poco elaborata e i suoi prodotti tipici stagionali vanno ad arricchire i piatti a base di carne (carni ovine, suine e cacciagione) che sono la vera specialità di tutta la regione.

Partiamo dalla Torta al Testo, quella che ha mangiato mio marito al locale Testone, si tratta di  una ricetta antica umbra: una focaccia impastata e cotta su un piatto di ghisa, il testo appunto, e successivamente farcita con il meglio della norcineria locale. È un classico regionale, poco conosciuto altrove (ottima).

Ottimi sono anche la carne e gli insaccati tipici della zona come il prosciutto di Norcia, coppe soppressate, ottime le salsicce e il tartufo nero.

Ovviamente non dimentichiamoci del cioccolato!

Dove abbiamo soggiornato

Castello di Giomici

Noi abbiamo scelto la camera Deluxe che si trova al primo piano. L’arredamento è austero ma accogliente, dove si può godere di una vista meravigliosa sulle colline.

Con le pareti a sasso in vista e le porte di legno massiccio ti sembra fare un salto indietro nel tempo.

Abbiamo persino dormito in un letto comodo a baldacchino, il mio preferito!

Se dovessi tornare in inverno sceglierei la camera Superior che offre anche la vasca idromassaggio.

Nel bagno potrete ammirare inoltre una vera feritoia usata nel medio evo.

Una camera silenziosa e super accogliente con una scrivania da poter usufruire.

Se volete saperne di più vi rimando alla pagina del sito “una notte in castello”:

Castello di Giomici

La tua guida

Ciao 

sono Pamela appassionata di viaggi, borghi e castelli medievali, ho un debole per le armature e quando le vedo non resisto a non toccarle! 

Nel tempo libero mi piace immergermi nella lettura, mi definisco una divoratrice di libri e amo la natura e gli animali, i miei preferiti sono i cani e gli asinelli.

Ma soprattutto amo scrivere.

Se ti piacciono i romanzi gialli, dovresti dare un’occhiata ai miei ultimi titoli! 

Cliccate su questo link per saperne di più. 

Seguimi su

  • Opens in a new tab
  • Opens in a new tab
  • Opens in a new tab
  • Opens in a new tab

© Copyright iviaggilowcostdipamela.com.

All rights reserved