PERUGIA
città d’arte e cultura
indicazioni stradali
Breve nozione di storia
Inizialmente Perugia si chiamava in latino Perusia e in etrusco Perusna, vi dico ciò perché la città e stata fondata da quest’ultimo popolo dove ha lasciato molte delle loro impronte che potrete ammirare nella città sotterranea, ma di questo ve ne parlerò più avanti.
Nel periodo romano dopo varie guerre ( battaglia di Sentino, II guerra punica, sociale) si ritrova immischiata nella guerra tra Ottaviano e la fazione di Marco Antonio per poi venire incendiata nel 41 a.C e ricostruita da Augusto qualche anno dopo, fregiandosi del titolo di Augusta Perusia mantenendo l’assetto viario etrusco.
Nel 493 Perugia viene conquistata dagli Ostrogoti di Teodorico.
A partire dalla seconda metà dell’VIII secolo Perugia entra nella sfera di influenza del Papato. Dove nel nel 1216 vi muore proprio a Perugia papa Innocenzo III, giunto in città per sanare alcuni contrasti insorti con Città di Castello e Gubbio. Il conclave per l’elezione si tenne proprio a Perugia, dove si riunirono diciannove cardinali ed elessero Onorio III come nuovo papa. Da quel momento divenne una delle sedi del papato, essendo un rifugio molto più sicuro della capitale, all’epoca funestata dalle guerre fra nobili.
Proprio in questo periodo le mura etrusche, danneggiate dal tempo, vennero restaurate e innalzate. Le abitazioni dei nobili e quelle dei borghesi più ricchi si dotarono di torri. La città giunse a possederne fino a settanta, guadagnandosi l’appellativo di Turrena. Oggi non ne restano molte, ancora intatta è la Torre degli Sciri, le altre torri sono tuttora visibili inglobate sulla facciata di edifici.
Nel XIV secolo a Perugia, vi furono delle cruente lotte tra fazioni rivali: tra il partito dei popolari detti Raspanti e tra il partito nobiliare dei Beccherini.
Nel 1438 la città divenne un importante centro artistico del Rinascimento Umbro, con il Pinturicchio e il Perugino e proprio in questa città che riceverà la propria formazione culturale Raffaello Sanzio.
Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo dell’occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, vengono svolte operazioni clandestine in soccorso agli ebrei da don Federico Vincenti con l’aiuto di padre Aldo Brunacci e la DELASEM di Assisi (una organizzazione di resistenza ebraica).
Lo sapevate che...
Perugia è famosa non solo per il famoso cioccolato, ma anche per l’Umbria Jazz: il più importante festival musicale jazzistico Italiano nato nel 1973 che si svolge annualmente a Perugia, nel mese di luglio.
Tutto nacque in un caffè, oggi chiuso, del centro storico di Perugia. Da tempo il commerciante perugino Carlo Pagnotta un appassionato di jazz e frequentatore dei maggiori festival europei, sognava un festival a casa sua. Ne parlò con due esponenti di spicco della Regione dell’Umbria che dimostrarono di gradire l’idea. Fu stilato un programma artistico con l’intervento di Alberto Alberti, allora il principale manager italiano dei musicisti di jazz, e la proposta andò in giunta. Fu approvata.
Purtroppo non sono ancora riuscita a partecipare a questo meraviglioso evento ma spero di poter realizzare presto questo mio desiderio perché il jazz, blues e il gospel è tra la mia musica preferita.
Luoghi da visitare
Piazza IV Novembre
Quando siamo arrivati in piazza sono rimasta davvero sorpresa da quanto fosse ampia e bella. Tenuta davvero bene, pulita e nonostante ci fosse gente si percepisce tranquillità.
Sulla piazza si affacciano la Cattedrale, il palazzo dei Priori e la Fontana Maggiore.
Quest’ultima si trova al centro della piazza costruita nel 1278 disegnata da Nicola Pisano padre di Giovanni che decorò la fontana.
Essa è composta da due vasche concentriche sovrapposte, decorate con 50 bassorilievi e 24 statue. La vasca inferiore reca a bassorilievo scene della tradizione agraria, i mesi dell’anno con i segni zodiacali, le Arti Liberali, la Bibbia e la storia di Roma.
Nella vasca superiore si compone di ventiquattro lastre separate da statue rappresentanti figure allegoriche, sacre e storiche.
Le vasche sono sormontate da una tazza bronzea coronata da un gruppo di tre ninfe, che rappresentano le tre virtù teologali (Fede, Speranza, Carità).
Palazzo dei Priori
Il palazzo è sede del Comune di Perugia e della Galleria nazionale dell’Umbria.
La scalinata a ventagli, davvero suggestiva, sale a un grande portale che dà accesso alla Sala dei Notari.
In alto, poggiati su mensole, posano le copie del grifo perugino e del leone guelfo, i due simboli della città, i cui originali si trovano all’interno del palazzo.
Il palazzo dei Priori, si allunga su corso Vannucci, e al pianterreno si trovano la sala del Collegio della Mercanzia e il Collegio del Cambio.
La Cattedrale di San Lorenzo
L’esterno della chiesa, lasciata incompiuta, presenta la facciata e fiancata rivestita con marmo rosso e bianco.
La facciata, assai meno maestosa del lato che affaccia sulla piazza IV Novembre, si apre su piazza Danti ed è vivacizzata da un portale barocco del 1729 opera di Pietro Carattoli.
Una curiosità di questa chiesa è stato quello di apprendere che custodisce la preziosa reliquia dell’anello nuziale della Vergine, sottratto agli abitanti di Chiusi nel 1473.
L’anello, é inserito in un apposito reliquiario e racchiuso in una cassaforte con sette serrature, posto ad otto metri di altezza entro vano protetto da inferriata dorata protetta da altre quattro chiavi.
Il sant’Anello viene mostrato solo due volte all’anno, tra 29 e 30 luglio e nella penultima domenica di gennaio, quando si celebra la festa dello Sposalizio e vengono benedetti gli anelli nuziali.
Noi non abbiamo potuto vederlo, ma ammetto che sono molto curiosa, e chissà che magari prima o poi non torni nelle date stabilite per poterlo osservare.
memories
Isola San Lorenzo
Per chi come me ama la storia il mistero e curiosità deve assolutamente visitare Perugia sotterranea!
Prima di visitare Perugia mi ero informata e tra le cose che mi avevano incuriosito subito era stata la città sotterranea.
Abbiamo trovato subito alla reception personale disponibile e competente, siamo arrivati verso mezzogiorno e dopo aver chiesto orari e prezzi ci è stato consigliato dove mangiare qualcosa di caratteristico del luogo.
Siamo tornati alle 14 per il tour e devo assolutamente dire che la nostra guida: Daniele era preparatissima, non solo a risposto a tutte le domande ma si è adoperato per non fare annoiare i bambini facendoli partecipare attivamente ai racconti.
La storia che parte degli Etruschi fino a noi è affascinante soprattutto raccontata con amore e cura nei dettagli.
Si potrà ammirare l’acropoli, le mura sotterranee, la strada romana e la domus (residenza privata destinata a un ceto sociale elevato).
Chiesa del Gesù
Questa è la chiesa che mi è piaciuta di più di Perugia, ovviamente senza togliere niente altre!
Fu eretta nella seconda metà del Cinquecento e consacrata nel 1571 dai Gesuiti (ordine fondato da S. Ignazio di Loyola)
A seguito della soppressione dei Gesuiti subentrarono nel 18° secolo i padri Barnabiti ( un istituto religioso maschile di diritto pontificio) con tutti gli obblighi ed i diritti dei Gesuiti stessi.
Durante il governo napoleonico i Barnabiti furono allontanati per quattro anni, nel 1837 poterono ritornare e riprendere la loro attività. Dopo l’unità d’Italia (1860), il nuovo governo li privò di tutti i loro beni, che attualmente appartengono al Ministero dell’interno.
I Barnabiti dopo oltre 230 anni di presenza nella città di Perugia, hanno lasciato la chiesa del Gesù nel 2020.
Attualmente la chiesa è gestita dall’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve.
La facciata è divisa in due parti: la parte inferiore conserva l’originario aspetto della chiesa rinascimentale, mentre quella superiore fu aggiunta nel 1934.
L’interno è a tre navate, impreziosito da pregevoli opere del XVI° e XVII° secolo, da bei coretti in stile barocco, ma soprattutto dal soffitto in legno che andò quasi del tutto distrutto nell’incendio che alla fine degli anni 80 arrecò terribili danni ai decori interni e venne poi restaurato.
Purtroppo le foto non rendono la bellezza degli affreschi, consiglio vivamente di visitarla.
Arco Etrusco o di augusto
Quando ci si trova vicino all’Arco Etrusco ci si sente piccolini, almeno lo è stato per me, è davvero imponente e mette suggestione. Non oso immaginare che effetto doveva fare ai tempi!
L’arco venne costruito intorno al III secolo a.C. come parte di quella cinta muraria etrusca, oggi ancora visibile, che fu edificata tra il IV e a il III secolo a.C.
Le mura etrusche coprivano una distanza di circa 3 chilometri e cingevano tutto l’antico centro storico originario.
Augusto deciso a conquistare la città volle personalmente prendere il comando delle operazioni, anche a seguito dei vari fallimenti dei suoi generali.
Portò avanti un lungo assedio, la città fu infine sfinita per la mancanza di rifornimenti e per la fame.
Augusto la invase lasciando libero sfogo a incendi e saccheggi.
Solo i templi di Vulcano e di Giunone sfuggirono alla vendetta dell’imperatore, che comunque per riparare alle distruzioni provocate concesse ai superstiti di ricostruire il centro urbano, dando il permesso alla rifondazione della città proprio con il nome di Augustia Perusia.
L’incisione di questa dicitura, oltre che sull’Arco Etrusco, si trova anche su Porta Marzia.
Dove abbiamo mangiato
Testone
Perugia offre locali davvero caratteristici, per il pranzo noi ci siamo fermati al Testone dove ci hanno consigliato e devo dire che abbiamo mangiato davvero bene!
Noi abbiamo scelto un tavolo all’esterno visto il bel tempo, vi viene subito portato una tovaglietta con il menù, una volta scelto dovrete andare alla cassa ordinare e pagare.
Una volta fatto questa operazione nel giro di pochi minuti vi verrà portata l’ordinazione richiesta.
Mio marito ha presto la torta farcita alle erbe e salsiccia ( 5 euro) mentre io ho preso salsiccia alla brace con patate ( ottima , a 8 euro ) tutti i prodotti sono locali a km 0 ,una birra e un the freddo, in tutto abbiamo speso 19 euro in due.
Ci siamo alzati dal tavolo soddisfatti e con la pancia bella piena.
Personale gentilissimo, ci torneremo volentieri.
INFO IL TESTONE
Dove parcheggiare
Pian di Massiano
Ci sono diverse soluzioni di parcheggio per visitare Perugia, alcune più vicine al centro altre un po’ più distanti.
Noi, su suggerimento di amici, abbiamo lasciato la macchina al parcheggio gratuito di Pian di Massiano.
Da qui si può prendere la mini metro per raggiungere il centro storico di Perugia in gran comodità.
Il costo del biglietto è di 1,50 Euro e vale per 70 minuti.
Ovviamente starete in Perugia molto più a lungo e quindi ne dovrete acquistare due.
Molto comodo è l’acquisto dei biglietti con la biglietteria automatica che troverete nei pressi del parcheggio, ma se volete potrete acquistarli anche presso l’ufficio turistico che troverete nei pressi della stazione della mini metro.
Un discorso a parte lo merita sicuramente la mini metro, veramente spettacolare e dall’aspetto simpaticissimo.
Qui il link per gli orari e le tratte: minimetro
Qui il link per saperne un pò di più dal punto di vista tecnico: minimetro wiki
Leggende su Perugia
Esiste una leggenda che narra la storia dello stemma di Perugia:
Perugia e Narni hanno come stemma il Grifo, una creatura leggendaria, per metà leone. e per metà aquila.
Si narra che nelle campagne tra i due paesi scorrazzasse un grifone, che oltre ad essere un vero flagello, faceva razzia di animali domestici con grande danno per gli abitanti delle due città.
Perugini e Narnesi misero da parte le rivalità e si allearono per catturare la bestia.
Dopo peripezie e tentativi vani riuscirono nel loro intento e si presero ognuno una parte del grifo come trofeo e monito.
Da qui l’origine degli stemmi, quello di Perugia con il Grifo bianco (la pelle) e quello di Narni con il Grifo rosso (il corpo scuoiato).
IL CONTO DI CORCIANO E DI PERUGIA
Questa leggenda cavalleresca si intreccia con la storia della fondazione della città ed è riportata dal poema latino Eulistea, scritto da Bonifacio da Verona intorno al 1293 per incarico del Comune perugino.
È il racconto di Ulisse che arrivò in Italia in seguito alla distruzione di Troia. Risalì il fiume Tevere e si fermò nella località chiamata Colle Landone dove fondò Perugia.
Con Ulisse c’erano diversi seguaci tra i quali Coragino, nobile troiano, con la sua famiglia. Tra Ulisse e Coragino si crearono tuttavia dei dissapori che portarono il troiano e i suoi ad andarsene da Perugia e a fondare, poco distante, Corciano.
Tempo dopo, Candida, figlia di Coragino, sposò il figlio del Conte del Lago, Novizio.
Dall’unione nacque Cornaletto che divenne il giovane signore di Corciano. Un giorno Cornaletto sfidò in duello il paladino Orlando il quale accettò la sfida a patto che, se lo avesse sconfitto, Cornaletto si sarebbe convertito al cristianesimo e si sarebbe fatto battezzare.
Orlando vinse e battezzò Cornaletto nominandolo anche cavaliere come premio per il suo coraggio: da questo evento, secondo il Conto, ebbe inizio la storia religiosa e civile di Corciano.
Le chicche di Pamela
Libri che vi consiglio
In questo caso vi consiglierei un romanzo che in effetti non parla di Perugia ma delle donne etrusche:
“Lo sguardo di una donna etrusca. Vite femminili intrecciate” di Flavia Valletta.
Questa pubblicazione non ha la pretesa di rivolgersi ad un pubblico di studiosi, bensì a tutti coloro che, affascinati dal passato, amano sognare dinanzi agli oggetti costruiti nei musei, provando ad immaginare le storie e i volti delle persone che li hanno creati.
Link d’acquisto
Cinematografia
Ho scoperto che a Perugia sono stati girate tante pellicole a partire dal 1943 con il film Uomini e cieli del regista pugliese Francesco De Robertis, concepito come film di propaganda bellica, fu però sospeso. Il regista ultimò la produzione nel 1945, ma la pellicola rimase inutilizzata nei magazzini. Poi nel dopoguerra la riadattò alla nuova realtà democratica, in parte modificò i dialoghi e come tale uscì nel 1947.
Bufere del 1953 diretto da Guido Brignone,
L’ultima neve di primavera del 1973 fu diretto da Raimondo Del Balzo,
Il maestro di violino del 1976
I corpi presentano tracce di violenza carnale è un film del 1973 diretto da Sergio Martino.
Lezioni di cioccolato è un film del 2007 diretto da Claudio Cupellini ed interpretato da Violante Placido, Luca Argentero e Neri Marcorè. In seguito verrà girato il sequel.
Ma quando arrivano le ragazze? è un film del 2005, diretto da Pupi Avati.
Fumo di Londra del 1966 diretto, sceneggiato ed interpretato da Alberto Sordi, qui al suo esordio alla regìa.
Ovviamente ce ne sono molti altri, ma questi credo siano i più conosciuti.
"L'acqua fa male, lu vinu fa cantà." Detto Umbro: L'acqua fa male e il vino fa cantare.
La cucina perugina è molto semplice e poco elaborata e i suoi prodotti tipici stagionali vanno ad arricchire i piatti a base di carne (carni ovine, suine e cacciagione) che sono la vera specialità di tutta la regione.
Partiamo dalla Torta al Testo, quella che ha mangiato mio marito al locale Testone, si tratta di una ricetta antica umbra: una focaccia impastata e cotta su un piatto di ghisa, il testo appunto, e successivamente farcita con il meglio della norcineria locale. È un classico regionale, poco conosciuto altrove (ottima).
Ottimi sono anche la carne e gli insaccati tipici della zona come il prosciutto di Norcia, coppe soppressate, ottime le salsicce e il tartufo nero.
Ovviamente non dimentichiamoci del cioccolato!
Dove abbiamo soggiornato
Castello di Giomici
Noi abbiamo scelto la camera Deluxe che si trova al primo piano. L’arredamento è austero ma accogliente, dove si può godere di una vista meravigliosa sulle colline.
Con le pareti a sasso in vista e le porte di legno massiccio ti sembra fare un salto indietro nel tempo.
Abbiamo persino dormito in un letto comodo a baldacchino, il mio preferito!
Se dovessi tornare in inverno sceglierei la camera Superior che offre anche la vasca idromassaggio.
Nel bagno potrete ammirare inoltre una vera feritoia usata nel medio evo.
Una camera silenziosa e super accogliente con una scrivania da poter usufruire.
Se volete saperne di più vi rimando alla pagina del sito “una notte in castello”:
La tua guida
Ciao
sono Pamela appassionata di viaggi, borghi e castelli medievali, ho un debole per le armature e quando le vedo non resisto a non toccarle!
Nel tempo libero mi piace immergermi nella lettura, mi definisco una divoratrice di libri e amo la natura e gli animali, i miei preferiti sono i cani e gli asinelli.
Ma soprattutto amo scrivere.
Se ti piacciono i romanzi gialli, dovresti dare un’occhiata ai miei ultimi titoli!
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